Il sottosuolo di Vignanello è ricco di spazi e percorsi sotterranei, sulla cui origine e funzione non sono ancora stati compiuti studi soddisfacenti. Fino a poco tempo fa le uniche notizie in proposito erano i racconti più o meno romanzati di coloro che avevano avuto modo di visitarli introducendosi in essi da alcuni degli sbocchi presenti in diversi punti del centro abitato, nel castello Ruspoli o nei pressi dello stesso.
I connutti (questo è il termine con cui vengono indicati i cunicoli nel dialetto locale) si sviluppano lungo una linea principale che va dalla Valle della Cupa (a sud-ovest del centro abitato) verso il castello Ruspoli, approssimativamente in direzione ovest-est, esistono poi diverse diramazioni verso altre zone del paese, attualmente in fase di esplorazione, nonché dei tratti isolati ed altri percorsi esterni al centro abitato di Vignanello, come ad esempio a Cenciano Diruto.
È noto l’utilizzo dei cunicoli da parte degli Etruschi, principalmente allo scopo
di raccogliere l’acqua dalle falde sotterranee per poi trasportarla o attingerla da pozzi. Per questo motivo, vista l’esistenza di un centro falisco nel luogo in cui oggi sorge Vignanello, c’è la possibilità che furono proprio i Falisci a realizzare questi percorsi sotterranei, successivamente riutilizzati ed in parte ampliati nel medioevo per altri scopi, probabilmente di difesa, senza però perdere la loro funzione originaria di trasportare acqua, infatti, ancora oggi, lungo la linea principale scorre una tubatura che rifornisce le fontane del giardino all’italiana annesso al Castello Ruspoli.
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